L'essere umano è perfetto in se stesso. A renderlo tale sono le sue capacità percettive, elaborative, intenzionali e proiettive. Può quindi sentire la realtà e interagire con essa in modo opportuno riscuotendo successo.
Tuttavia incorre spesso in dinamiche che offuscano le sue facoltà di essere, sentire e agire.
Sono vere e proprie disfunzioni riconducibili a un errato flusso del prana o un suo blocco, nei sistemi fisiologici e/o sottili vale quindi per il corpo fisico come per il subconscio, la consapevolezza, le nadi...
Salute e consapevolezza dipendono dal flusso del prana e quando le nadi principali, Ida e Pingala, sono in grado di ospitare il giusto flusso, la Kundalini può salire in Shushmana.
Questo lo scopo della meditazione dei 10 giorni e fine ultimo del Kundalini Yoga.
L'ascesa della Kundalini sblocca il flusso di autoguarigione del corpo e della consapevolezza.
La consapevolezza non è una cosa o una entità, ma un flusso, un sistema di relazioni, è un punto in cui la sequenza e la relazione dei pensieri coincide in modo illuminante con la sequenza degli eventi e le relazioni delle cose - questo è contatto con la realtà. La consapevolezza è una regia che opera per integrare, garantire l'accesso e coordinare il funzionamento di differenti network specializzati che altrimenti operano isolati e autonomi.
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